giovedì 24 ottobre 2013

Salotto Letterario #2 Intervista a Ilaria Pasqua

Buon Pomeriggio Lettori!
Eccomi con un altro importantissimo appuntamento con il nostro Salotto Letterario, dove oggi incontreremo Ilaria Pasqua, autrice di ''Le Tre Lune di Panopticon'' (qui la mia recensione) e de ''Il Giardino Degli Aranci'' (qui).

Siete pronti ad addentrarvi nella vita, nei sogni, e nei libri di Ilaria!?!? Possiamo iniziare allora!

Benvenuta Ilaria su Leggere Per Sognare, e grazie mille per aver accettato questa intervista!

* Parlaci un po’ di te: quali sono i tuoi hobby, le tue manie, i tuoi sogni nel cassetto e quelli realizzati?
Amo il cinema, se potessi mi ci barricherei dentro a vita. Riesco a vedere film su film senza stancarmi mai. Ovviamente leggere, barcamenandomi tra libri ed ebook. La musica, andare ai concerti è una delle cose che mi diverte e rilassa di più, e infine viaggiare, ovunque, ma più che hobby queste sono passioni, a dire il vero. Seguo una tonnellata di serie tv, sin troppe, e mi diverto a cucinare dolci, ma ultimamente non ho combinato proprio nulla su questo fronte, meglio l’inverno per accendere il forno :P Manie? Mi piace tenere tutto sotto controllo, programmo nei minimi dettagli le mie cose dandogli un ordine preciso, perché così sono sicura di riuscire a fare tutto ciò che voglio del mio tempo, sfruttarlo al massimo. Qualcuno direbbe (e lo dice) che sono un po’ ossessiva, ma in senso buono, dai (c’è un senso buono… vero? Vero?). Il sogno nel cassetto è sempre riuscire a fare della scrittura una professione. E mi piacerebbe tantissimo avere delle possibilità come sceneggiatrice, sono ancora agli inizi ma ho studiato ed è qualcosa che adorerei approfondire, visto quanto amo la settima arte. Ma in Italia, si sa, le possibilità sono piuttosto misere.

* Oltre alla scrittura, posso facilmente comprendere il tuo amore per la lettura! Qual è stato il primo libro che hai letto e quanti anni avevi? Qual è il tuo libro preferito? E il tuo autore preferito? Quale libro ci consiglieresti?
Difficile a dirsi, non è facile ricordare con precisione. Ho letto i classici libri per ragazzi come Piccole Donne e l’Isola del tesoro, poi una vagonata di Piccoli Brividi, a essere sincera. Ne andavo matta. Stessa cosa per i mitici libri del battello a vapore, collana arancione, bianca, qualsiasi mi capitasse a tiro. È incredibile che ne abbia ancora dei ricordi così vividi, ma soprattutto ricordo esattamente cosa provavo a vedere questa o quella copertina.

Passiamo ora a parlare dei tuoi libri!
* Quale libro hai scritto per primo? E in quanto tempo?
Il mio primissimo libro è Il bambino nascosto nel buio che uscirà in versione ebook per La Ponga Edizioni a febbraio. Ci ho messo più di sei mesi, ricordo. Era la prima storia compiuta su cui ho lavorato e stargli dietro è stato più difficile, anche a causa del lavoro. Il secondo Le tre lune, e il terzo Il giardino. Per questi ultimi due ci ho messo meno tempo del primo, ero un po' più esperta e avevo le idee più chiare, anche se il processo di scrittura finisce per essere sempre diverso, e forse dipende anche da questo il tempo impiegato. Il primo è nato come una sorta di puzzle, il secondo si è sviluppato da un idea ma ci ho messo di più a limarla per capire che mi diceva la mente. Il terzo è stato un volo nel nulla, ha preso forma piano piano, capitolo dopo capitolo, sembrerà strano a dirsi ma è stato quello che è uscito fuori con più facilità. I successivi volumi delle saghe hanno seguito il processo dei primi, si vede il più adatto per le due storie. L'ultimo, che ancora non ho fatto uscire, invece, è stato un lento lavoro di estrazione, una faticaccia inaspettata, mi sono spremuta per bene ma ne è valsa la pena. Ognuno perciò il suo processo. Strana cosa la mente.

* Cosa ti ha ispirato maggiormente durante la scrittura dei tuoi romanzi ''Le tre lune di Panopticon'' e ''Il giardino degli aranci''?
Non saprei dirlo con precisione, penso che le idee siano sempre frutto di tutto il bagaglio di letture e esperienze che ci costruiamo nel corso del tempo. Non c’è mai qualcosa di specifico, sono solo suggestioni raccolte dal mio sguardo e elaborate dalla mia mente dopo lunghi periodi di elaborazione. Alla fine ognuno di noi possiede una propria lente interpretativa della realtà, per questo ogni storia rappresenta qualcosa di unico.

* In quali circostanze sono nati i tuoi personaggi e i loro mondi?
L’idea e i personaggi de ''Le tre Lune di Panopticon'' sono nate mentre vagavo per una libreria della stazione, trascinandomi il trolley dietro. Mi è venuta l’idea della fuga delle parole e un’immagine della protagonista, poi per il resto, prima che trovassero un compiuto sviluppo, ci sono voluti mesi. Solitamente lascio l’idea libera di vagare per un po', e poi quando mi ci metto a lavorare trovo che di colpo ho le idee più chiare di quanto sperassi, come se fermentassero silenziosamente nell'attesa. Il giardino invece è nato diversamente, ero in montagna sempre a passeggiare (pare che camminare mi faccia bene :P) e ho visto Will con i suoi incubi intrecciati alle braccia, e mi ha dato angoscia, da questo ho cercato di individuarne il senso e la storia è nata così, il mondo ha preso una fisionomia che non mi aspettavo inizialmente.

* In quale dei due romanzi possiamo trovare la vera Ilaria?
Sono in tutti, penso sia normale nella scrittura. Frammenti di me sono sparsi ovunque. Ma sono solo frammenti.

* Con quale personaggio sei particolarmente in sintonia? Quale ti somiglia di più? E perché?
Sicuramente con Aria, mi piacerebbe assomigliarle, è una tosta e sa sempre quello che fare. Io quasi mai. O almeno mi piacerebbe essere così impulsiva, a volte penso davvero troppo. Ho un po’ di Sofia, quell'insicurezza a volte paralizzante, l’amore per i libri, lo starmene in un mondo tutto mio, e il riflettere sempre troppo sulle cose, ma non quell'egoismo e quello scappare dalle responsabilità. Di Aria, riflettendoci, ho davvero poco, è più ''un vorrei essere'' che ''un sono'', ma anche lei ha dei tremendi difetti che non desidero. Paradossalmente Will e Henry mi somigliano di più.

* Quale autore/autrice ti ha spronato nell'iniziare questa avventura da scrittrice?
Anche questa è una bella domanda. In realtà è stata l’Università. Un mio professore mi ha detto che avrei dovuto ''approfondire'' la scrittura ed è quello che ho fatto, più per curiosità che per altro. Mai avrei detto che sarebbe diventata così indispensabile.

* Come affronti questa nuova vita alle prese con lettori, fan, e case editrici?
Cerco solo di fare il mio meglio e di essere me stessa, accettando tutte le critiche per poter migliorare. Con le case editrici le cose sono più difficili, l’attesa di una ipotetica risposta è interminabile e mi uccide… per il mio primo libro è volato quasi un anno intero.

* Quale è stata la cosa più bella che ti è stata detta o scritta da un lettore che ha letto i tuoi lavori, e quale la più brutta?
Sicuramente che i miei libri sono originali e che rappresentano qualcosa di nuovo e fresco, proprio ciò che desideravo. O che hanno fatto vivere delle ore appassionanti lontani dalla realtà. Sono felice quando riesco a immergere i lettori nei miei mondi e a far sentire vicini i miei personaggi, è sempre questa la paura peggiore, che i lettori non li percepiscano come li percepisco io nella mia mente. La più brutta che non amano il mio stile, o che uso troppe virgole, ma il modo di scrivere rispecchia me stessa in tutto e per tutto, ed è qualcosa che non si può cambiare. Per fortuna non me lo dicono tutti, sennò impazzirei. Ma non critico affatto le critiche, scusa il giro di parole, alla fine penso sia sempre questione di gusti. E i gusti non vanno mai disputati! E poi è chiaro, si può sempre migliorare. Io credo di essere ancora in evoluzione, sono troppo giovane per stabilizzarmi.

* A che genere di pubblico consiglieresti i tuoi libri?
Dai 12 in poi. Non riesco mai a infilarli in una fascia di età precisa, perché io in quanto lettrice leggo proprio di tutto, senza soffermarmi troppo. Ci sono libri che considerano per ragazzini che adoro o che comunque meriterebbero altri scaffali (il pensiero va a Hunger Games che alla fine tratta un bel po' di tematiche adulte, nonostante il genere), perciò quanto è importante il target? Se dovessi ragionare da casa editrice direi: 12-18/20? È proprio difficile…

* Quali programmi hai per il tuo futuro da scrittrice?
Continuare a scrivere e migliorare. Lavorare bene sui sequel di queste due trilogie, soprattutto sulle due conclusioni che saranno quelle che mi daranno sicuramente più filo da torcere. E sperare che il mio nuovo lavoro, Susan & Susan, scritto negli scorsi mesi, faccia i primi passi da solo molto presto. Si incrociano poi le dita per tutto quello che non si può prevedere o controllare.

* Quando potremo vedere la pubblicazione del continuo delle serie da te create? Siamo curiosissimi!!!
Spero presto! Il secondo volume de Il giardino in realtà è pronto, il secondo de Le tre lune invece è ancora in scrittura. Ma visto che si devono sempre tentare tutte le strade possibili, aspetterò ancora qualche mese prima di decidere qualcosa di preciso. Non voglio essere avventata, ma comunque è sempre tutto in movimento.

* Vuoi aggiungere qualcosa?
Nulla! Solo ringraziarti ancora per la calorosa ospitalità tra le tue pagine e per il tuo forte supporto.

*Vuoi fare un saluto ai lettori di Leggere Per Sognare? 
Un saluto affettuoso a tutti i lettori di questo magnifico blog ;) Spero di non avervi annoiato troppo, ragazzi!!

Grazie mille per avermi concesso questa curiosa intervista! Buon Lavoro! 

Spero tanto che questa intervista vi abbia entusiasmato quanto me, e che presto leggiate i due romanzi di Ilaria, sempre che non l'abbiate già fatto!!!!

Buona Lettura e Un Grazie ad Ilaria!

N.

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