lunedì 2 gennaio 2017

[Recensione] "Hotel Du Barry" di Lesley Truffle

Cari Lettori,
oggi vi parlerò di questo delizioso romanzo edito da HarperCollins, uscito in tutte le librerie lo scorso 3 novembre e letto in anteprima per voi.


Hotel Du Barry
Lesley Truffle




Editore: HarperCollins
Prezzo: Rigido 16,00 €
Pagine: 384
Terminato di leggere il: 19/12/2016

Trama: Di solito i bambini abbandonati vengono lasciati sulla porta di ospedali ed orfanotrofi, oppure tra gli scaffali di tetri grandi magazzini o in sudice stazioni ferroviarie. La neonata conosciuta come "la bambina dell'Hotel du Barry", invece, è avvolta in un paio di mutandoni da donna e appesa al filo del bucato nel cortile della lavanderia del lussuoso albergo londinese, miracolosamente scampato ai bombardamenti della prima guerra mondiale. Conquistati dal sorriso della piccina, i membri del personale decidono all'unanimità di tenerla con loro e con mezzi non del tutto ortodossi convincono il proprietario, Daniel, ad adottarla. Cat cresce così amata e coccolata sia dallo staff che dagli ospiti dell'hotel, ugualmente a proprio agio nella sontuosa suite del nono piano e nel labirinto di corridoi dello scantinato. Molti anni dopo, quando Daniel du Barry muore in circostanze a dir poco sospette, Cat decide di risolvere il mistero, e chiede aiuto ai membri della sua insolita famiglia dal detective dell'albergo al gigolò irlandese, dalla compassionevole prima governante alla seducente cameriera perché l'aiutino a inchiodare l'assassino dell'uomo che le ha fatto da padre.

Recensione

Inutile dirvi che questo libro mi ha conquistato sin dalle prime pagine. Come altrettanto è inutile dirvi che ne ero già entusiasta dopo la lettura della trama. Per non parlare della cover che fa tanto anni 20-30 del '900 riprendendo l'atmosfera tipica de "Il Grande Gatsby", uno dei miei romanzi preferiti in assoluto!

La lettura inizia con l'abbandono di quella che poi sarà la vera protagonista di tutto il romanzo. La neonata viene abbandonata avvolta in un paio di mutandoni da donna appesa al filo del bucato nel cortile del famosissimo "Hotel Du Barry".
Faccio una piccola parentesi poichè la merita davvero moltissimo: al momento del ritrovamento c'è un simpatico capitolo in cui l'autrice si diverte a raccontare come sia stato possibile avvolgere una neonata in un paio di mutandoni da donna, per poi concludere il tutto affermando che al lettore non servivano certamente questo tipo di informazioni. Davvero molto divertente.

Ma torniamo a noi. Come vi anticipavo il romanzo è ambientato nei bellissimi anni 20-30 del '900 in una Londra sfavillante, nella quale i ricchi se la spassavano tra fiumi di champagne e i poveri erano più poveri che mai.

La protagonista, la neonata abbandonata che sarà poi adottata dall'affascinante proprietario dell'hotel, prende il nome di Caterina Anastasia Lucinda Du Barry.
Conosciuta da tutti come Cat ne vedrà davvero delle belle durante la sua vita all'Hotel.
Il romanzo si sviluppa in lungo e in largo narrando la vita di Cat divisa tra le belle stanze utilizzate dalla famiglia Du Barry e le cucine dove si raccoglie tutto lo staff, dalle feste sfarzose alla depressione per la perdita del padre adottivo. Tutte le sfaccettature della vita di Cat vengono raccontate al lettore con un linguaggio sciolto e descrittivo denso di dettagli che non potranno non essere apprezzati.

Il sottofondo della narrazione rientra in tutto e per tutto nella Belle Epoque, preparatevi a balli sfavillanti, feste sfarzose, morti misteriose, champagne a fiumi e amori finti. Impossibile non amare questo romanzo!

E' uno di quei libri da leggere tutto d'un fiato, lasciandosi cullare dalla narrazione che saprà darvi più di quanto possiate pensare. Un mix perfetto tra famiglia, amicizia, lusso, intrighi, misteri e molto altro.
Tutto vi farà sentire parte di una grande famiglia e vi garantisco che tornare alla normalità vi peserà più del solito.

Un romanzo assolutamente da leggere!

N.

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