martedì 7 marzo 2017

[Recensione] "L'isola di Alice" di Daniel Sànchez Arévalo

Cari Lettori,
oggi vi voglio parlare di questo trhiller psicologico che sono sicura non vi lascerà indifferenti.
Come sempre però voglio ringraziare la casa editrice Nord per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questo romanzo! Ma torniamo a noi...


L'isola di Alice
Daniel Sànchez Arévalo




Editore: Nord
Prezzo: Rigido 16,90 € Ebook 9,99 €
Pagine: 494
Terminato di leggere il: 02/03/2017

Trama: Sai dove inizia una bugia, ma non sai dove ti porterà la verità… 
Un minuto dopo la mezzanotte, il mondo di Alice va in frantumi. Un attimo prima lei era a casa, serena, in attesa che Chris tornasse da Yale, dove si era recato per un importante incontro di lavoro. Un attimo dopo il telefono squilla e una voce gentile le annuncia che suo marito è morto in un incidente d'auto. E, all'improvviso, Alice si ritrova sola con una figlia di sei anni e un'altra in arrivo. A poco a poco, però, un'altra informazione si fa strada fra il dolore e lo sconcerto: quella voce gentile ha detto che la macchina di Chris non era nei pressi di Yale, bensì da tutt'altra parte, sulla strada che porta a Robin Island, un’isoletta vicino a Nantucket. Perché Chris le ha mentito? Cos'altro le ha tenuto nascosto? Possibile che il loro matrimonio fosse una menzogna? Alice ha bisogno di risposte e sa di poterle trovare solo su Robin Island. Quindi abbandona tutto, si trasferisce sull'isola e comincia a indagare. Ma ben presto si renderà conto che, in quella piccola comunità, tutti hanno dei segreti e che le bugie sono come massi che la stanno trascinando in un abisso di ambiguità e tradimenti. Un abisso in cui Alice rischia di annegare…

Recensione

Preparatevi ad una storia fuori da comune, uno studiatissimo thriller psicologico, che saprà farvi accapponare la pelle.

La storia inizia con la morte del marito della nostra protagonista Alice in un incidente stradale. Il suo mondo crolla per la precisione alle 00.01. La protagonista riceve infatti a quell'ora la telefonata da un'ospedale che le annuncia l'incidente in cui Chris muore.
Così la vita di Alice cambia inesorabilmente e si trova sola con una bambina di sei anni e un'altra in arrivo.

Nonostante il dolore e lo shock che prova, Alice vuole capire cosa ci faceva il marito su una strada completamente opposta a dove lui aveva detto di trovarsi. Cosa nascondeva Chris? Ed è proprio con questa domanda che le continua a ronzare in testa, Alice decide di scoprire il mistero del marito, di comprendere cosa lo aveva portato a mentire e soprattutto dove era diretto e per quale motivo.

Seguendo la strada percorsa da Chris la nostra protagonista Alice, con l'aiuto delle telecamere di sicurezza site nei posti più svariati, riesce a raggiungere l'isola di Robin Island. Mossa dall'impulso, dalla sensazione che Chris si nascondesse proprio su quest'isola mentendole di essere da tutt'altra parte, Alice decide di abbandonare la sua vita e di trasferirsi con le bambine sull'isola.

Qui inizia immediatamente ad indagare, a ficcare letteralmente il naso (e non solo!) nella vita degli abitanti dell'isola senza inizialmente scoprire nulla. Il livello di paranoia della protagonista la porterà a creare degli orologi che venderà agli abitanti di Robin Island dotati di una telecamera ciascuno, in modo tale da avere tutti sotto controllo a tutte le ore del giorno e della notte.

La storia, raccontata da Alice in prima persona, tocca veramente dei punti impensabili, la sua voglia di scoprire la verità la porterà a fare cose assurde a volte anche contro la legge. Ma non temete, in modo inaspettato la nostra protagonista riuscirà a scoprire il mistero che portava suo marito sull'isola.
Ma non voglio dirvi altro!

Sicuramente si tratta di una delle storie più cariche di suspense che mi sia capitata tra le mani negli ultimi tempi. Un thriller, un giallo, una continua ricerca della verità, la necessità di svelare il mistero di Chris vi terrà letteralmente attaccati al romanzo. Lo stile è molto scorrevole, il fatto poi che la narrazione sia in prima persona avvicina e coinvolge considerevolmente il lettore che altrimenti avrebbe fatto un po' fatica, a mio parere, a stare dietro alla pazzia della protagonista.

Il romanzo è intriso di dettagli, tutto è descritto minuziosamente, sia per quanto riguarda i personaggi che i fatti narrati. Davvero complimenti all'autore che ha creato un universo a sé stante.
L'unica cosa che mi aspettavo diversa è stato il finale. Troppo umano, troppo sentimentale, l'autore ha fatto prendere tutta un'altra piega a quanto accaduto fino a quel momento mentre avrebbe potuto concludere la storia con un colpo di scena capace di stupire ulteriormente il lettore!

Buona Lettura!
N.

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