martedì 5 giugno 2018

[Anteprima] "E quando un giorno t'incontrerò" di Rosy Milicia

Cari Sognalettori,
oggi vi segnalo la pubblicazione di questo delizioso romanzo di Rosy Milicia. Una storia romantica, magica, avvolta nella nostalgia, sullo sfondo di una Roma delle piccole cose. Assolutamente da leggere!

Non era un tipo misantropo, Raffaele, anzi tutt’al contrario. Gli piaceva stare tra la gente, immaginare le loro vite e scriverne un canovaccio personale, cercare di carpire i pensieri dal viso degli estranei, grazie al sorriso o alle rughe, grazie allo sguardo pieno e vuoto. Aveva l’anima da regista. O il cuore da sceneggiatore. Non di certo da avvocato, ma quella era un’altra storia…

E quando un giorno t'incontro
Rosy Milicia






Editore: Self publishing
Prezzo: Rigido 12,99€ Ebook 0,99€
Pagine: 320
Data di pubblicazione: 28/05/2018

Trama: 1990. Ginevra Luciani ha vent’anni, un po’ di timidezza nel cuore ma tanta grinta. È cresciuta fra le macchine da cucire dell’atelier di famiglia, insieme a una madre anticonformista e a una zia forse strega che le racconta bizzarre leggende d’amore. Crea capi d’alta moda, disegna abiti d’epoca e… custodisce un triste segreto. Raffaele Medici ha ventidue anni, è bello, impertinente, ironico, ma dietro alla sua maschera da ragazzaccio si cela un’inaspettata malinconia. Studia legge, però lavora in un piccolo cinema. Sogna di diventare regista e anche lui custodisce un triste segreto. Fra incontri per nulla casuali, film, telefonate, passeggiate per le vie di Trastevere, Ginevra e Raffaele si conoscono, s’innamorano, si confidano, inconsapevoli che ben presto potrebbero essere separati: perché il destino è sempre imprevedibile.
Cucire per la famiglia Luciani era genetica: se il resto del mondo poteva ereditare gli occhi blu dai nonni, loro ereditavano la capacità di trasformare qualsiasi tessuto in qualcosa di magico. Ginevra era una studentessa intelligente, una discreta appassionata di storia, una cuoca decente, malgrado ciò non eccelleva in nulla di tutto quello, nonostante l’impegno. Ma sapeva cucire con l’anima, oltre le dita leste, proprio per questo non riusciva a stare lontana dalla Luciani Couture per più di una settimana. 

Le aveva promesso che l’avrebbe baciata alle porte della notte e quella era la notte perfetta, in un cinema vuoto, nel quale l’irrealtà invidiava la realtà di due labbra che si sfioravano. Dapprima lente, dopo insaziabili, poiché baciarsi è non perdere tempo e perdersi nell’altro. È dare e avere, pretendere e cedere, senza paura di soffocare e morire. Senza paura di sbagliare. Raffaele la divorò, a corto di fiato e battiti del cuore, a corto di autocontrollo. La lingua di Ginevra una preghiera per l’anima.

Buona Lettura!
N.

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