Titolo: Ti amo ma niente di serio
Autore: Anna Chiatto
Editore: Piemme
Formato: cartaceo
Pagine: 324
Prezzo: € 17,50
Data di uscita: 12 Aprile 2016
Emma non crede nell’amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l’ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l’unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione: la wedding-planner.
Certo l’apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l’intento di “formarla” le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chiwawa.
Ma adesso Emma ha una società tutta sua e il sogno sembra quasi divenuto realtà.
Ovviamente del sogno fanno parte dei piccoli inconvenienti, per lo più nei panni di spose con le richieste più svariate: dal matrimonio medievale a quello vegano, dall’armatura, alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un’unica, immancabile e falsissima frase: “Vorrei che fosse una cosa semplice”.
Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.
Emma non crede nell’amore. Forse perché in passato si è preso gioco di lei più di una volta e l’ha convinta a non cadere mai più nelle sue spire. Decisa a fare carriera, l’unica cosa che conta davvero, ha pensato di trasformare la sua visione cinica e razionale dei sentimenti in un punto di forza e, soprattutto, in una professione: la wedding-planner.
Certo l’apprendistato non è stato facile, alle dipendenze di un pazzo affetto da manie di grandezza che con l’intento di “formarla” le ha fatto pagare bollette, ritirare i vestiti in tintoria, comprare sonniferi nel cuore della notte e assecondare ogni bisogno di Fru e Fru, i suoi deliziosi chiwawa.
Ma adesso Emma ha una società tutta sua e il sogno sembra quasi divenuto realtà.
Ovviamente del sogno fanno parte dei piccoli inconvenienti, per lo più nei panni di spose con le richieste più svariate: dal matrimonio medievale a quello vegano, dall’armatura, alle slitte trainate da cavalli sulla sabbia, il tutto condito da un’unica, immancabile e falsissima frase: “Vorrei che fosse una cosa semplice”.
Emma, però, non ha calcolato che nella sua vita apparentemente perfetta e priva di coinvolgimenti emotivi possa arrivare un uomo misterioso e irresistibile, capace di far desistere il suo fervente credo anti-amore. E forse, per una volta, sarà lei a dover dire qualche sì.
Buona Lettura!
N.
Sarà una delle mie prossime recensioni.
RispondiEliminaAttendo solo la copia dall'editore, non vedo l'ora, mi incuriosisce il testo.
Toglietemi tutto, ma non i miei libri