Titolo: Tra le infinite cose
Autore: Julia Pierpont
Editore: Mondadori
Formato: cartaceo
Pagine: 288
Prezzo: € 19,00
Data di uscita: 28 giugno 2016
Kay ha undici anni quando rientra a casa e il portiere del palazzo le consegna un pacco: «Per mamma» dice, prima che le porte dell’ascensore si chiudano. Ancora in corridoio, Kay si rigira la scatola tra le mani e fantastica che sia un regalo per il suo compleanno. Non c’è niente di male a dare una sbirciatina. Ma quando la apre, la scatola contiene solo carta, tanti fogli ammucchiati come biglietti della lotteria: “Cara Deborah, questa lettera riguarda Jack … Ho cominciato ad andare a letto con tuo marito a giugno dell’anno scorso…”, mail su mail, parole vergognose e seducenti. Kay chiude la scatola, entra in casa facendo finta di niente. Cosa c’entrano tutte quelle cose con la sua vita? Un segreto bruciante per una ragazzina. Quando il fratello Simon, quindici anni, arriva a casa, Kay lo chiama in camera sua e gli consegna la scatola. Simon legge, un foglio dopo l’altro: grazie per ieri … quando hai premuto la mia mano sul tuo collo… legge fino a quando ne ha abbastanza. Schiaccia i fogli nella scatola, solleva il mento e grida: «Mamma!». Crash! La vita della famiglia Shanley va in frantumi. Con un incipit vertiginoso Julia Pierpont ci racconta quello che accade agli adulti – a Jack, un artista di grido, e a sua moglie Deb, che si è lasciata alle spalle una carriera di ballerina per dedicarsi ai figli e al matrimonio – quando scoprono di non conoscere affatto la persona che amano e capiscono che la loro vita non è per niente quella che avevano immaginato di vivere. E cosa accade ai ragazzi quando fronteggiano l’immensa libertà del mondo degli adulti che li esclude e li rende furiosi, e con quella libertà fanno i conti a modo loro, con le vite che nonostante tutto vanno avanti. Julia Pierpont ha scritto un romanzo d’esordio che è il ritratto della famiglia contemporanea colta nel cuore del suo cambiamento e insieme il racconto della capacità di ognuno di noi di assorbire anche i traumi più forti senza rompersi.
Kay ha undici anni quando rientra a casa e il portiere del palazzo le consegna un pacco: «Per mamma» dice, prima che le porte dell’ascensore si chiudano. Ancora in corridoio, Kay si rigira la scatola tra le mani e fantastica che sia un regalo per il suo compleanno. Non c’è niente di male a dare una sbirciatina. Ma quando la apre, la scatola contiene solo carta, tanti fogli ammucchiati come biglietti della lotteria: “Cara Deborah, questa lettera riguarda Jack … Ho cominciato ad andare a letto con tuo marito a giugno dell’anno scorso…”, mail su mail, parole vergognose e seducenti. Kay chiude la scatola, entra in casa facendo finta di niente. Cosa c’entrano tutte quelle cose con la sua vita? Un segreto bruciante per una ragazzina. Quando il fratello Simon, quindici anni, arriva a casa, Kay lo chiama in camera sua e gli consegna la scatola. Simon legge, un foglio dopo l’altro: grazie per ieri … quando hai premuto la mia mano sul tuo collo… legge fino a quando ne ha abbastanza. Schiaccia i fogli nella scatola, solleva il mento e grida: «Mamma!». Crash! La vita della famiglia Shanley va in frantumi. Con un incipit vertiginoso Julia Pierpont ci racconta quello che accade agli adulti – a Jack, un artista di grido, e a sua moglie Deb, che si è lasciata alle spalle una carriera di ballerina per dedicarsi ai figli e al matrimonio – quando scoprono di non conoscere affatto la persona che amano e capiscono che la loro vita non è per niente quella che avevano immaginato di vivere. E cosa accade ai ragazzi quando fronteggiano l’immensa libertà del mondo degli adulti che li esclude e li rende furiosi, e con quella libertà fanno i conti a modo loro, con le vite che nonostante tutto vanno avanti. Julia Pierpont ha scritto un romanzo d’esordio che è il ritratto della famiglia contemporanea colta nel cuore del suo cambiamento e insieme il racconto della capacità di ognuno di noi di assorbire anche i traumi più forti senza rompersi.
Buona Lettura!
N.
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