giovedì 11 gennaio 2018

[Recensione] "Olga di Carta. Jum fatto di buio" di Elisabetta Gnone

Cari Sognalettori, 
oggi vi parlo di questo delizioso romanzo che mi ha tenuto compagnia negli ultimi giorni e che mi completamente conquistato. Inizio però ringraziando la Salani Editori che mi ha dato la possibilità di leggerlo in anteprima!


Olga di carta. Jum fatto di buio
Elisabetta Gnone




Editore: Salani Editore
Prezzo: Rigido 14,90 € 
Pagine: 224
Terminato di leggere il: 07/01/2018

Trama: È inverno a Balicò, il villaggio è ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che è stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perché quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi più. È un essere informe, lento e molliccio, senza mani né piedi. La sua voce è l’eco di un pozzo che porta con sé parole crudeli e tutto il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Jum porta con sé molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perché le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere. Dopo Olga di carta - Il viaggio straordinario, ritorna la vita del villaggio di Balicò con una storia che ne contiene tante, come in un gioco di scatole cinesi, come in una farmacia d’altri tempi piena di cassetti da aprire per tirare fuori la medicina giusta per ciascuno di noi.

Recensione

Sapevo con una certezza incredibile che Olga mi avrebbe incantato con la sua gentilezza, la sua bontà e con la sua dose unica di storie, ma non pensavo di potermi affezionare a lei come invece mi è capitato. 

Olga, la nostra protagonista, è una ragazzina di soli dodici anni che vive ai margini di un piccolo paesino di nome Balicò, insieme alla nonna e ad un simpatico compagno di avventure a quattro zampe, Valdo. Ogni giorno Olga si reca in paese per andare a scuola e per vendere le uova della nonna ai compaesani che, conoscendo l'abilità di Olga di raccontare storie meravigliose, la infastidiscono chiedendole continuamente nuovi racconti. 
È come se Olga fosse un dispensatore meccanico di avventure ma in tutte le storie che narra alle persone c'è un qualcosa di più profondo che le costringe a riflettere e scavare in loro stesse. 

Peccato però che, di fronte alla nuova creazione della nostra protagonista, il villaggio si faccia prendere letteralmente dal panico che unito all'ignoranza e al passaggio di informazioni che si ingigantiscono minuto dopo minuto trasformano Jum in un mostro vero e proprio e la sua eliminazione come una caccia alle streghe. Naturalmente non esiste davvero Jum, o forse, potrei farvi parlare con persone che l'anno conosciuto davvero e che l'hanno sconfitto con una risata e non certamente con un fucile. Ma non voglio dirvi di più!
Quando qualcuno che amiamo, o qualcosa a cui teniamo, se ne va per non tornare oppure si perde per sempre, dentro di noi si crea un grande spazio vuoto e quel vuoto è buio come il fondo di un pozzo. Ed è gelido. E qualche volta anche così vasto che sembra d'esser fatti solo di un buio gelido e vuoto. Però non proprio così, giusto? Ci sembra in quel momento, perchè siamo disperati. Ma, a guardare bene, restiamo fatti di carne e ossa e tutto il resto. Jum, invece, è fatto solo di quel buio. Di vuoto!
Amerete Olga sin dalle prime pagine con il suo stile, con la sua semplicità e le sue storie piene di morale. Non vi nascondo che, se al posto di Valdo (fedele amico a quattro zampe!) ci fosse stata una scimmietta e un cavallo bianco, avrei piacevolmente scambiato Olga Papel con Pippi Calzelunghe, entrambe che raccontano in giro "storie vere" e che portano strani cappotti fuori moda! Ma scorrendo le pagine mi sono dovuta ricredere. Olga è letteralmente fatta di carta mentre Pippi non sapeva nemmeno leggere! 

Perdetevi nel mondo di Olga, tra le sue storie, tra Jum fatto di buio e tra tutti gli abitanti di Balicò per i quali la nostra protagonista ha una storia pronta a rincuorarli e ad indicare la strada giusta da seguire per trovare pace o una soluzione ai loro problemi. Sono sicura che ne rimarrete affascinati! 

Lo stile dell'autrice è semplice, così come il linguaggio usato che permette l'approccio a questa storia da parte di qualsiasi tipo di lettore di qualunque età senza distinzioni. Alla narrazione in terza persona si alternano fantastici disegni e le varie storie, che Olga racconta, riportate in un altro carattere per distinguere quanto si sta leggendo! 
Guardò verso l'alto: non aveva pensato che il vuoto lasciato dal bosco avrebbe aperto la strada al cielo. E che da esso sarebbe venuta la magia che in quel momento, davanti ai suoi occhi, stava creano un nuovo mondo, solo per lei.
Una volta iniziata la lettura non potrete più posare gli occhi su altro, tanta sarà la voglia di scoprire quanto in là si potrà spingere Olga con le sue storie. Peccato però che, dopo aver passato qualche piacevole ora in sua compagnia, la dovrete salutare a malincuore nonostante le milioni di storie che vorrete ancora sentire uscire dalla sua immaginazione. Chissà quale storia potrebbe raccontarmi Olga!? 

Ammetto che purtroppo mi sono persa il primo libro della serie, ma vi prometto (più a me stessa che a voi!) che lo recupererò presto e che d'ora in avanti non mi lascerò sfuggire nemmeno una delle sue avventure. Conoscevo e avevo già apprezzato l'autrice Elisabetta Gnone per la serie di fumetti Witch (quanti di voi lo seguivano?) e per le fantastiche avventure di Fairy Oak, ma con questo romanzo torna alla grande per conquistare di nuovo i cuori di tutti i lettori. 

Sarà impossibile non amare questa lettura e tutte quelle che verranno! Speriamo solo di non dover attendere troppo per leggere ancora di Olga di Carta! 
Assolutamente da leggere!
N.

1 commento: