Cari Lettori,
eccoci all'appuntamento che preferisco! Un rendez-vous che amo molto e al quale sono molto legata perchè ci permette di conoscere meglio gli autori che mi hanno rubato un po' il cuore e di sentire le loro impressioni relative all'ultimo libro che hanno scritto.
Questa settimana dedico questo spazio a Valentina C. Brin, autrice del romanzo "Possession. Ascesa". Un romanzo delizioso che saprà conquistarvi ^-^
Diamo quindi la parola a Valentina!
Ciao Valentina, che piacere averti qui! Grazie in anticipo per il prezioso tempo che hai deciso di dedicare ai lettori di "Leggere Per Sognare" che ti avevano conosciuta per la prima volta nel 2013 con il romanzo "Obsession", primo capitolo della saga di cui ci siamo completamente innamorati.
Ciao a te, Nicole, e a tutti i lettori di Leggere per Sognare: è un piacere essere qui in vostra compagnia.
Ma passiamo a noi!
1. Innanzitutto cosa ti ha spinto a scrivere un romanzo di genere Male to Male?
È stata una scelta naturale. Dopo aver scritto Obsession (la serie madre), sapevo che Charles aveva molto potenziale e sentivo che sarebbe stato interessante esplorare il suo passato. Quando l’ho immaginato alle prese con l’amore, però, non riuscivo proprio a vederlo accanto a una donna. In Obsession è stato un personaggio troppo “alieno” per vivere un amore convenzionale, così la soluzione mi è parsa chiara fin da subito: Charles Rochester doveva amare un uomo. E così è nata l’idea per Possession.
2. Charles e Dorian, Dorian e Charles. Vogliamo sapere tutto. Come sono nati questi personaggi? Sono completamente frutto della tua immaginazione oppure hai presto liberamente spunto da qualcuno di reale?
Sono entrambi frutto della mia fervida (e perversa, ultimamente usano spesso questo aggettivo per definirmi) immaginazione. Dal momento che Obsession era nata come fanfiction su Harry Potter, Charles inizialmente era Tom Riddle, meglio conosciuto da tutti come Voldemort. Possiamo dire che questo è stato “lo scheletro” da cui sono partita anni fa per creare il suo personaggio, che ha poi acquistato una propria personalità e una propria identità nel momento in cui Obsession è diventata una storia originale a tutti gli effetti. Per quanto riguarda Dorian, è al 100% frutto della mia fantasia. Con lui ho voluto creare un personaggio assolutamente positivo, per bilanciare la profonda oscurità che contraddistingue Charles.
3. Parliamo sempre dei protagonisti: quale preferisci tra i due? In quale ti riconosci di più?
Credo di preferire Charles: ho da sempre avuto un debole per i personaggi negativi, meglio se borderline. Hai presente quei personaggi che camminano con un piede nel bene e uno nel male? Ecco, ne vado pazza, e ovviamente non potevo che amare Charles. Se dicessi che mi riconosco in lui sarebbe grave, quindi direi senza ombra di dubbio Dorian: alcuni tratti del suo carattere sono in una certa misura i miei.
4. Tra i personaggi che fanno da contorno ai protagonisti quale hai apprezzato di più e per quale motivo? A quale sei più legata?
Eugene Moore, il maggiordomo: un uomo di polso, sarcastico, pungente. L’ho adorato.
5. Da cosa è stata dettata la tua scelta di concludere la "serie" con questo romanzo? Come mai hai deciso di interrompere la difficile storia d’amore tra Charles e Dorian proprio nel momento in cui avrebbero potuto finalmente vivere in pace? (qui è la fan che detta questa domanda!)
In realtà questo romanzo conclude la duologia, ma per la serie ho altri programmi in mente. Per quanto riguarda la fine di Rovina (e dunque di Possession), a mio modo di vedere doveva terminare così com’è andata a finire, perché in quel particolare momento della loro vita le cose non sarebbero potute andare diversamente. Ma in futuro, chissà: ammetto che sono una grandissima fan di Charles e Dorian e la fangirl che è in me li vorrebbe endgame. Vediamo! Devo solo trovare il modo di risolvere un piccolo/grande problema di trama che si presenta in Obsession, dopo di che nulla mi vieta di tornare da loro e dare la parola fine alla loro storia.
6. L’argomento trattato all’interno del romanzo, l’amore tormentato tra due uomini d’altri tempi, in un secolo in cui questo tipo di amore era condannato e non visto di buon occhio, è frutto di una tua “perversione” personale oppure è una scelta appositamente voluta per provocare il pubblico di lettori che ancora oggi sembra un po’ mentalmente chiuso e poco predisposto ad accettare questo “tabù”?
In realtà non è nessuna di queste due cose. Ho scelto di dare questa linea “proibita” alla storia d’amore tra Charles e Dorian semplicemente perché il contesto mi consentiva di farlo (e in un certo senso lo richiedeva). Nel periodo barocco non era proibito avere relazioni omosessuali, ma ovviamente era una cosa che doveva restare confinata in camera da letto, soprattutto se ad assumere il ruolo di amante passivo era un nobile. Ecco, quest’ultima situazione sì che era mal vista.
7. Il romanzo è ambientato alla fine del XVII secolo. Quanto è stato difficile ricostruire una storia di questo tipo facendola calzare perfettamente in quell’epoca storica? In che modo ti sei districata tra ricerche ed altro per arrivare a raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissata?
La ricostruzione storica è stata molto impegnativa. Ambientare un romanzo nel passato non è semplice, soprattutto perché puoi studiare una scena il più a fondo possibile, ma ci sarà sempre quel dettaglio a cui non avevi pensato che ti costringerà a sospendere la stesura per andare in cerca di informazioni. Per quanto mi riguarda, ho cercato di reperire informazioni nei libri (ne ho comprati tre, uno sulla storia di Londra, un altro sulla storia del costume e l’ultimo sulla vita quotidiana nell’Europa moderna), su Google e su un paio di siti internet (www.baroque.it mi è stato molto utile, per esempio).
8. Ora che i capitoli relativi all’amore tra Charles e Dorian si sono conclusi, hai qualche ripensamento? Hai mai pensato di voler apportare qualche modifica all’interno della storia?
Per quanto riguarda la duologia di Possession, no, è esattamente come volevo che fosse. Se proprio dovessi cambiare qualcosa, ricordate il piccolo/grande problema di cui vi parlavo? Ecco, modificherei una cosa che succede al Charles cinquantenne alla fine di Obsession (non posso fare spoiler, ma si tratta di una cosa che segnerà irrimediabilmente il suo destino… e in un certo senso anche il mio!).
9. Possiamo facilmente pensare che in entrambi i romanzi “Possession Ascesa” e “Possession Rovina” avrai lasciato un pezzo di cuore ma qual è in assoluto il momento, il passo, il capitolo che preferisci e che porterai sempre con te?
Sicuramente l’epilogo di Rovina. Potremmo dire che nella mia testa è nato prima lui che il resto della duologia e ho sentito fin da subito una connessione speciale con quella scena. Volevo che fosse ad alto impatto emotivo e quando l’ho scritto, ho cercato di lasciar fluire ciò che provavo per avvicinarmi il più possibile a quello che volevo comunicare al lettore. Il risultato? Ogni volta che lo rileggo mi commuovo.
10. Infine quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai già pronto un altro romanzo con il quale conquistarci nuovamente?
Non ho nulla di pronto, però ho tanti progetti. Al momento sento il bisogno di prendermi una pausa dallo storico per ricaricare le batterie, così nell’immediato mi butterò su qualcosa di contemporaneo. Ho delle idee per un erotico e un contemporary romance, ma ho già cominciato ad abbozzare il primo, quindi credo che a breve il mio Word si tingerà di rosso. Poi chissà, la Obsession saga ha ancora tante storie da svelare: non appena avrò ricaricato le batterie, tornerò indietro nel tempo e riprenderò il filo che avevamo visto interrompersi con Obsession.
Grazie mille ;)
Grazie mille a te per avermi ospitato! È stato un piacere restare in compagnia dei lettori di Leggere per Sognare, ai quali mando un fortissimo abbraccio. A presto.
Che altro dirvi?!!? Ho amato moltissimo questo romanzo e ve lo consiglio con molto entusiasmo! Spero che quest'intervista vi incuriosisca e vi convinca a leggere questa bellissima storia (sempre che avevate ancora qualche dubbio!)!!!
Buona Lettura!
N.
Grazie ancora per questa bella chiacchierata.
RispondiEliminaUn forte abbraccio.
Valentina C. Brin