Cari Sognalettori,
oggi vi parlo del nuovo romanzo di Marius Gabriel, edito da Newton Compton, che mi ha piacevolmente tenuto compagnia negli ultimi giorni.
Il sarto di Parigi
Marius Gabriel
Editore: Newton Compton
Prezzo: Rigido 10,00€ Ebook 0,99€
Pagine: 346
Terminato di leggere il: 27/02/2019
Trama: È il 1944 quando Copper Reilly, fresca di matrimonio, arriva per la prima volta a Parigi, poco dopo la liberazione. La città è in fermento e i festeggiamenti rendono l’aria frizzante e piena di promesse, ma lei è imprigionata in un matrimonio che la rende infelice. Quando suo marito la tradisce per l’ennesima volta, Copper decide che è troppo e chiede la separazione. Da sola, in una grande città come Parigi, trova conforto in una bizzarra amicizia: un uomo tormentato, uno stilista di mezza età che nasconde il suo talento nei retrobottega di una casa di moda in decadenza. La sua riluttanza ad apparire si scontra però con la bellezza audace dei suoi disegni. Il suo nome è Christian Dior. Affascinata dalla sua bravura, Copper lo esorta a mettersi in proprio, aiutandolo a sconfiggere le proprie insicurezze. Con l’aiuto di alcune fotografie e una macchina da scrivere, si avventura nel mondo selvaggio e colorato del giornalismo di moda, decisa a raccontare al mondo il genio di Dior. Grazie a questa nuova, ambiziosa missione, Copper riuscirà a capire chi è e cosa vuole davvero?
Recensione
Se avete voglia di buttarvi in una storia ambientata in Francia negli anni 40, durante la Seconda Guerra Mondiale, che parla di moda e di rinascita, questa è la storia che fa per voi. Ammetto di aver apprezzato considerevolmente l'ambientazione, la magia di una Parigi degli anni 40, i cabaret, l'art deco' e la presenza di alcuni dei maggiori rappresentanti dell'arte come stilisti, cantanti, pittori e scrittori. Un insieme di elementi sfavillanti e dinamici vi accompagneranno indietro nel tempo e vi faranno conoscere e apprezzare i salottini di Dior e Cocteau, piuttosto che lo spirito libero e ribelle della conosciuta cantante Suzy Solidor e l'angoscia realmente sentita di un Hemingway più malinconico che mai.
Tutto questo oltre l'animo di una Parigi oppressa, una città sotto la mano dei nazisti che impedisce di alzare la testa ai francesi patriottici e che trattiene gli stilisti nelle loro boutique. Conoscerete dettagli della guerra e della liberazione che non troverete in nessun libro di storia. La passione dell'autore è ben evidente in ogni singolo capitolo e in ogni parte della narrazione in cui parla di fatti realmente avvenuti, presi da lui e riadattati al romanzo stesso.
La storia vera ha come protagonista Copper, una ragazza americana, un tipo dinamico e coraggioso che, durante la guerra, segue il marito a Parigi. Pensare al fatto che questa donna preferisce seguire il marito in guerra (anche se lui è più uno scrittore di guerra che un combattente vero) piuttosto che starsene con le mani in mano ad aspettare il suo ritorno, vi fa capire benissimo il tipo di persona con cui avrete a che fare. All'inizio l'ho apprezzata davvero molto, una donna a Parigi durante la guerra che incontra Christian Dior e che ne diventa la musa, una donna che decide di divorziare dal marito fedifrago, una donna determinata che vuole a tutti i costi diventare una giornalista. Una donna che riesce in tutto quello che vuole! C'è solo da imparare da una donna del genere visto soprattutto che è pur sempre una donna degli anni 40.
Purtroppo la storia diventa a lungo andare un po' noiosa, banale e a mio parere decisamente inverosimile: per quanto possa ammirare una donna del genere (e fare il tifo per lei!) sembra fin troppo bello e facile che tutto vada esattamente come vuole senza fare troppi sforzi. Senza dire che, visto il titolo del romanzo "Il sarto di Parigi" e considerando soprattutto che il sarto in questione è Christian Dior, mi aspettavo una storia più proiettata sulla sua figura piuttosto che vederlo nei contorni dalla narrazione. Sebbene sempre presente nella vita della protagonista mi aspettavo di trovarlo al centro di tutto mentre più volte è rimasto "silenziosamente" dietro le quinte.
"L'amore spesso non è quello delle favole, mia cara", replicò Dior. "Le nostre vite sono troppo complicate per il lieto fine."
Purtroppo ad un contesto eccezionale è stata accompagnata una storia poco sviluppata e a tratti banale. Le parti più interessanti che mi hanno tenuta incollata alla lettura riguardano i momenti storici e artistici narrati: si parla della celebre mostra "Theatre de mode" e della sua particolare organizzazione, piuttosto che del ritorno a casa di Catherine Dior (sorella ribelle del celebre stilista), o ancora della prima fantastica sfilata organizzata da Dior che conclude il romanzo. Nulla della storia d'amore tra la protagonista e il primo marito e poi con il conte russo Henry mi ha convinta particolarmente, così come non mi ha entusiasmato il fatto che non si sia mai parlato di un amore provato da Dior. Da questo lato mi aspettavo davvero di più e questa storia aveva tutte le caratteristiche per essere una di quelle storie travolgenti da leggere e rileggere.
Questo è uno di quei momenti che va rubato al tempo. E' nostro per sempre.
Lo stile della narrazione è fluido e nel complesso coinvolgente. Le descrizioni dei fatti e dei luoghi sono numerose e ricche di particolari tanto da riuscire a trasportarvi con facilità nei luoghi di cui si parla nel romanzo.
L'autore è stato una scoperta interessante, gli elementi presi in considerazione e riportati nel romanzo sono ben studiati e nulla è lasciato al caso. Purtroppo anche se ho trovato un po' troppo banale la storia, è sicuramente un romanzo al quale dare ben più di un'occasione. Nel complesso mi ha incuriosito molto il suo stile ricercato e tutto sommato è riuscito a fare breccia nel mio cuore. Ora sono curiosa di sapere se riuscirà a conquistarmi completamente in futuro.
Una storia di rinascita e scoperta, capace di farvi sognare ad occhi aperti tra le magiche vie di Parigi insieme ad alcuni tra i personaggi più famosi di sempre, vi aspetta. Lasciatevi incantare!
Naturalmente fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona Lettura!
N.
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