Cari Sognalettori,
oggi vi parlo del romanzo d'esordio di R.M. Romero, uscito lo scorso 26 febbraio ed edito da DeA Planeta, che mi ha piacevolmente tenuto compagnia negli ultimi giorni e che ho avuto la preziosa opportunità di leggere in super anteprima. Per festeggiarne la pubblicazione, insieme ad altre colleghe blogger, è stato organizzato questo review party per farvi conoscere il romanzo e incuriosirvi un po'!
Il fabbricante di sogni
R.M. Romero
Editore: DeA Planeta
Prezzo: Rigido 17,00€ Ebook 9,99
Pagine: 322
Terminato di leggere il: 03/03/2019
Trama: Cracovia, 1939. È un giorno come tanti quello in cui una bambola di nome Karolina prende vita nella polverosa bottega di un giocattolaio. Una magia inaspettata che rompe la monotonia della solitaria esistenza di Jozef. Jozef è un uomo burbero che ha conosciuto la guerra e non è mai riuscito a ricomporre i pezzi del suo cuore infranto. Ma, quando Karolina entra nella sua vita come una ventata d'aria fresca, le cose cambiano. Nella bottega del giocattolaio torna il sorriso e Jozef si avvicina a un violinista ebreo e a sua figlia, per la quale realizza una splendida casa di bambole. Proprio nel momento in cui tutti sembrano finalmente aver trovato la felicità, però, l'ombra nera del nazismo si allunga sulla Polonia. I nuovi amici ebrei si trovano all'improvviso in pericolo, e Jozef non intende abbandonarli per nessun motivo. Anche se questo significa sacrificare se stesso.
Recensione
Le storie ambientate durante la guerra mi lasciano da sempre un retrogusto amaro in bocca, un sapore di impotenza e un dolore che non trova pace. Mi aspettavo la stessa cosa durante la lettura di questa storia e invece mi sono dovuta ricredere. Per quanto l'argomento "guerra" sia sempre difficile da affrontare, ammetto che l'autrice ha dato prova di grandissima abilità, riuscendo a creare un romanzo dove la guerra e la speranza percorrono abbracciate la stessa strada. Una storia di amore, fiducia, amicizia, paura, perdita, abbandono e magia che vi terrà svegli la notte tanta sarà la vostra curiosità.
Ebbene sì, questa storia è ben diversa da qualsiasi altra storia che abbiate mai avuto modo di leggere , ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. A partire dal fatto che la protagonista indiscussa è una bambola di legno, Karolina, il cui spirito è stato trasportato da "un vento gentile" dalla Terra delle Bambole sino a Cracovia, "richiesto" da un semplice Giocattolaio. La personalità determinata e a tratti sfacciata della bambola vi accompagneranno in una storia unica a cavallo tra la realtà e la favola.
L'intera storia è intrisa di magia, il Giocattolaio stesso è un mago che non conosce e non utilizza a dovere i suoi poteri. E' una persona buona e silenziosa che sopporta con fatica i dolori e gli incubi di una guerra che ha già vissuto e che non vuole rivivere. E prima dell'arrivo della bambola è anche un uomo solo. Karolina darà una svolta alla sua vita e gli offrirà la possibilità di godere dell'amicizia di un violoncellista, Jozef, e della figlia Rena. I momenti trascorsi insieme a loro sono un vero balsamo per le ferite passate e future del Giocattolaio. E non solo...
Quante volte si erano persi a ricordare le melodie che le stelle avevano donato loro come baci?
Purtroppo l'inizio della guerra e la deportazione degli ebrei caratterizza buona parte del romanzo: Jozef e Rena sono ebrei e costretti, quindi, ad abbandonare la loro vita e la loro casa per recarsi nel ghetto di Cracovia. La loro vita cambia in maniera repentina ma anche quella del Giocattolaio subisce un grande cambiamento: sarete spettatori del percorso di crescita interiore che coinvolgerà il Giocattolaio e Karolina, un percorso faticoso fatto di amicizia, di fiducia e di nuove consapevolezze che sono sicura saprà conquistarvi!
La storia è tutta nuova ed è una vera e propria scommessa: al carattere storico si accompagna il genere fantasy, un genere che a mio parere poteva essere sviluppato di più. Tralasciando il fatto che nella "Terra delle Bambole" è in corso una guerra portata avanti da una strega che ha un esercito di ratti e che questo mi ha ricordato moltissimo "Lo schiaccianoci", le informazioni che il lettore riesce ad avere riguardanti questa magica terra sono poche e frammentate.
Tutto sommato penso però che l'autrice sia riuscita a creare uno stile del tutto nuovo adatto tra le altre cose a qualsiasi tipo di lettore anche ai più giovani.
Anche salvare la vita di una sola persona ha valore.
Le immagini della guerra, per quanto restino sempre tristi e malinconiche, in questa storia sono avvolte da un alone di magia e di fiducia originale e senza eguali. Alla perdita si accompagna la vittoria, alla morte la vita e alla tristezza la felicità: si tratta di una vera e propria lezione per tutti noi, per farci comprendere l'importanza dell'amore e dell'amicizia, unici elementi capaci di aiutarci a sopravvivere. Una vera favola per adulti e piccini capace di fare emozionare e sorridere.
Il linguaggio utilizzato è semplice e moderno. Le descrizioni dei fatti e dei personaggi sono minuziose tanto che vi sembrerà di conoscerli da sempre!
L'autrice è stata davvero una bellissima scoperta: l'intera storia è armoniosa nonostante la gravità dell'argomento trattato, il valore aggiunto è caratterizzato dalla magia che riesce ad alleggerire la narrazione. E' possibile riscoprire tra le pagine il potenziale dell'autrice che, nelle pagine conclusive del romanzo, spiega la sua necessità di scrivere una storia del genere e mette a nudo i suoi sentimenti in tema di guerra e deportazione. Sono sicura che in futuro saprà regalarci altre preziose emozioni e spunti di riflessione.
Che altro dirvi?! Se avete voglia di buttarvi a capofitto in una storia nuova e unica, fatta di magia e dolore, a cavallo tra realtà e fantasia, accompagnati da una buona dose di fiducia e speranza questa è la storia che fa per voi. Fatevi trasportare da "un vento gentile" nel cuore di Cracovia e lasciatevi prendere per mano da Karolina! Sono sicura che non ve ne pentirete *-^
Da leggere!
N.
Ecco l'elenco dei blog che partecipano al Review Party!
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