Cari Sognalettori,
oggi vi segnalo il libro di Candy Cos, uscito lo scorso 12 aprile, che sono sicura attirerà la vostra attenzione. Si tratta di una raccolta di brevi, esilaranti episodi realmente accaduti al CUP dell'ospedale dove lavora l'autrice, accompagnati da alcune vignette umoristiche realizzate da Valentina Apuzzo, in arte Valey. Da non perdere!
Editore: Pav Edizioni
Prezzo: Rigido 12,00€
Pagine: 154
Data di pubblicazione: 12/04/2019
Trama: l 7 novembre 2011 inizia la mia avventura al CUP. Ancora oggi non mi capacito della fortuna avuta. Avevo messo un'inserzione su un sito per la ricerca del lavoro ed ero stata contattata dall'agenzia che all'epoca si occupava delle assunzioni. Contratto di tre mesi, non molto, con poche prospettive dal momento che non era chiaro a chi dovesse andare l'appalto... A ogni modo, rinnovo dietro rinnovo, ricorso dopo ricorso, finalmente arriva il tanto desiderato contratto a tempo indeterminato. Il lavoro è di quelli seri, avendo spesso a che fare con la malattia e la sofferenza, ma il mio carattere allegro, poco incline all'accettazione, ha saputo cogliere il lato divertente di ogni situazione. Alcune parti sembreranno barzellette, ma sono vere! Chiaramente nel libro non faccio nomi e non menziono l'ospedale. Ogni riferimento è puramente casuale, tuttavia se qualcuno si "ritrovasse" in qualche descrizione, si faccia un esame di coscienza...
Ecco un breve estratto:
4 maggio 2015
Al lavoro si blocca il bancomat della mia postazione. Chiamo l'assistenza, seguo la procedura per poter parlare con l'operatore, la musica dell'attesa sparata nelle orecchie. Risponde una signorina che mi chiede se il telefono con cui sto chiamando ha la stessa linea del bancomat. A risposta affermativa, mi dice che per risolvere il guasto devo liberare la linea e richiamare con un altro telefono. Va bene. Rifaccio tutto da un altro apparecchio. La tipa - un'altra - che risponde mi dice di staccare i cavi. Mentre eseguo l'operazione, o meglio, mentre tento di farlo, pensa bene di interrompere la chiamata. Va bene. Richiamo. Sempre seguendo la stessa procedura “schiacci il numero 1 per fare quello, il numero due quell'altro...”, musica assordante, eccetera e parlo con una terza operatrice. Mi dà le indicazioni su come muovermi e io seguo tutto alla lettera. Tempo un paio di minuti, il bancomat dovrebbe ricominciare a funzionare. Così mi dice la cara ragazza. Ovviamente così non è e richiamo l'assistenza per la quarta volta. Numeretti, musica, attesa, eccetera e parlo con un ragazzo che, alleluia, alleluia, risolve il problema. PS: gli faccio notare il volume decisamente altino del servizio di attesa. Tutta contenta - si fa per dire, visto il mal di testa in arrivo - riprendo a lavorare. Al primo pagamento con il bancomat, viene fuori che la tastierina dove si digita il codice non dà segni di vita. RICHIAMO l'assistenza… a questo punto anche chi sta leggendo questo post avrà imparato la procedura… e parlo con la quinta operatrice - praticamente ho conferito con tutto il call center - che grazie al cielo mette la parola fine a questa bella storia di servizio e professionalità.
Buona Lettura!
N.
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