sabato 8 giugno 2013

Casa Balboa. Cronache di un ordinario disordine - Mario Rocchi

''Ero felice, lo posso dire ora perché la felicità non è mai del presente ma del passato...''
Titolo: Casa Balboa. Cronache di ordinario disordine
Autore: Mario Rocchi
Editore: Abel Books
Pagine: 200
Prezzo: € 3,99
Giudizio in stelle: ★★★
Trama
Una famiglia, due generazioni a confronto e la città di Lucca visti attraverso gli occhi del protagonista che personifica il suo cane con cui imbastisce conversazioni a senso unico. È un anarchico, miscredente e sboccato. Affronta la vita con ironia volgare, bloccato in un matrimonio infelice e litigioso, da cui evade col lavoro, grazie alle passeggiate con Otto e tradendo sua moglie con la vicina di casa. Tre figli, problemi e delusioni, in un flusso di coscienza dalla prima all'ultima pagina.

Recensione
Se i libri dovessero essere giudicati solo dalla copertina, ammetto che assegnerei a malapena una stellina a questo romanzo...

Sin dalle prime pagine mi sono accorta della somiglianza di questo autore ''Made in Italy'' con i famosissimi Charles Bukowski e Mordecai Richtler; il suo scrivere in prima persona, come se l'autore fosse anche il protagonista, ha aumentato in me questa convinzione! Senza considerare che lo stile usato da Rocchi è proprio quello dei due autori, ai quali sicuramente si è ispirato: il fatto di ''sputare'' fuori tutto ciò che passa confusamente nella mente del narratore, di non dividere la storia in capitoli e poi di riprendere il filo della narrazione come se non ci fossero stati gli intermezzi pieni altre storie è proprio tipico!

Tuttavia non va certamente scartato, anzi tutto sommato è stata una lettura piacevole che mi ha tenuto compagnia per diversi giorni...Tra l'altro la storia di questa famiglia, mi ha ricordato un po' la mia: le sgridate della madre e le sue argomentazioni sono proprio le stesse che ascolto quasi ogni giorno (anche se non dirette a me!), che tutte le famiglie siano uguali?

A tratti esilarante mentre altre volte molto triste, è un romanzo che prende vita tra le mani del lettore; mi sembra quasi di conoscere personalmente il Sig. Balboa, sua moglie Sofia, i loro tre figli Manuel, Maurizio e Stefania, senza tralasciare il cane Otto e l'ultimo arrivo, la gattina Allegra.

E' tutto servito come in un unico piatto, senza distinzione tra primo, secondo e dessert: a volte è davvero piacevole mentre altre è molto confusionale ed è facile per il lettore perdersi tra le varie scenette narrate tutte insieme...

Da notare senza dubbio il fatto che essendo l'intera storia ambientata a Lucca, spesso e volentieri l'autore usa parole del gergo tipico toscano, di conseguenza diventa molto particolare e utile il ''mini-dizionario'' alla conclusione dell'intero romanzo...

Scegliete voi se buttarvi in questa nuova avventura o meno!

Buona Lettura!

N.

2 commenti:

  1. Perché no, non conosco gli autori a cui dici si sia ispirato quindi potrei leggerlo senza fare troppi paragoni... anche perché non amo chi copia troppo. Ma la storia mi ispira. Grazie per le recensione ed il tuo parere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io purtroppo non amo le copie :) sicuramente leggendolo senza aver mai letto nulla di Bukowski e Richter, ti sembrerà diverso rispetto alla mia recensione!

      Naturalmente Buona Lettura!

      Nicole

      Elimina