venerdì 14 dicembre 2018

[Recensione] "La cena di Natale" di Luca Bianchini

Cari Sognalettori, 
oggi vi parlo del romanzo "La cena di Natale" che mi ha piacevolmente tenuto compagnia negli ultimi giorni.

La cena di Natale
Luca Bianchini




Editore: Mondadori
Prezzo: Rigido 11,00€ Ebook 7,99€
Pagine: 196
Terminato di leggere il: 11/12/2018

Trama: È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po' più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, "colpevole" di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il "Petruzzelli", in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L'obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant'anni è ancora una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta "biondo Kidman", che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena undici menu, in cui spicca il "supplì alla cozza tarantina" preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all'altra.

Recensione

Le mie letture natalizie proseguono e non potevo assolutamente perdermi questo libro che mi ha incuriosito sin dalla sua pubblicazione. 

Premetto di non aver letto mai nulla di Bianchini, tanto meno il romanzo "Io che amo solo te" strettamente legato alla lettura di cui vi parlo. Tuttavia non ho avuto alcun problema ad immergermi nello spin-off dedicato alla più geniale e spocchiosa delle cene di Natale. 

L'autore offre uno spaccato reale di quello che gira intorno alla cena della vigilia, si passa senza problemi da una suocera Matilde che ha ricevuto un anello prezioso da mostrare a tutti come se fosse un trofeo, al marito Mimì che è innamorato come un adolescente della consuocera, dalla novella sposa Chiara che si ritrova incinta ma non avrebbe voluto esserlo così presto, al giovane marito Damiano che oltre ad avere una relazione clandestina con la sua ex è anche un accanito giocatore di poker, da Ninella che con i suoi cinquant'anni sta vivendo una seconda gioventù, alla figlia Nancy che non vuole più sentirsi inadeguata perché ancora vergine. 

I personaggi variano moltissimo e a loro modo rispecchiano la verità che si racchiude intorno ad un tavolo addobbato a festa. 

L'ambientazione italiana, tipicamente del sud, regalerà al lettore moltissime emozioni. L'autore ci offre la visione romantica e quanto più magica possibile di una Polignano innevata, con il mare che ingloba i fiocchi di neve come se niente fosse. I luoghi comuni, gli stereotipi riproposti da Bianchini vi faranno divertire e sentire ancora più vero quanto narrato. 

La storia già breve si legge davvero velocemente grazie al ritmo incalzante e coinvolgente che non vi permetterà di staccare gli occhi dal libro. La curiosità di scoprire ogni singolo "peccato" dei personaggi invitati alla cena di Natale e la voglia di trovarvi di fronte ai loro "scheletri nell'armadio", vi faranno divorare con voracità ogni singolo capitolo.

Il libro è strutturato, non casualmente, in 25 capitoli, quasi a ricordarci l'arrivo del Natale in una specie di calendario dell'avvento unico nel suo genere dal momento che la narrazione si svolge durante la vigilia.

Ho apprezzato molto i personaggi, li ho sentiti reali e non inventati e buttati a caso nella storia, mi hanno fatto sorridere ed emozionare molto con la loro semplicità e anche con i loro sotterfugi e segreti. Sono unici e veri, e riescono ad assomigliare ad ognuno di noi che potremmo essere potenzialmente invitati alla cena di natale della "First Lady" Matilde. 

Per una volta si abbandona quel clima di per-buonismo finto spesso legato al Natale e ci si trova a contatto con persone che, con esibizionismo e finzione, abbandonano parzialmente le asce di guerra e si godono - o rovinano - la già complicata cena della vigilia. 

Non mancherà un finale di riscatto che saprà offrirvi qualche spunto di riflessione per vivere meglio il periodo di festa! In fondo ogni giorno abbiamo a che fare con persone finte e ipocrite! 

L'autore è stato una bellissima scoperta, sono anni che gli giro intorno cercando di ritagliarmi del tempo da dedicare ai suoi lavori e come quasi sempre accade non mi sbagliavo sul suo conto. Ora sono più curiosa che mai e cercherò di recuperare prestissimo il libro "Io che amo solo te", sono sicura che non deluderà le mie aspettative! 

I fan di Bianchini non possono assolutamente perdersi questa lettura natalizia che ben si adatta al periodo che stiamo vivendo, per chi invece non lo conosce questa può essere l'occasione giusta per cominciare ad apprezzarlo! Sono sicura che vi piacerà molto, ma se per caso non dovesse essere di vostro gradimento in fondo avrete investito solo alcune ore in compagnia di persone particolari che vi permetteranno di vivere la cena della vigilia di Natale con un briciolo in più di obiettività! 
D'altronde si sa bene che è proprio durante le feste che va in scena la finzione e l'ipocrisia!

Buona Lettura!
N.

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