Cari Sognalettori,
oggi vi segnalo la pubblicazione del nuovo romanzo di Paolo Arigotti, "Il collegio dei segreti".
La storia ha lo scopo di restituire spazio e dignità ai tanti tedeschi (centinaia di migliaia) che ebbero il coraggio di opporsi ad Hitler, spesso pagando il prezzo più alto.
Parte dei ricavati delle vendite dell'anno 2020 saranno devoluti a favore delle strutture sanitarie impegnate nella lotta al virus, secondo una comune volontà dell'autore e della casa editrice (NON a pagamento).
Per il momento il libro sarà disponibile in formato cartaceo (l'e book uscirà in un secondo momento) presso tutti gli store on line e presso le librerie che, benché chiuse, continuano ad accettare ordini ed effettuano (spesso gratuitamente) consegne a domicilio.
Il collegio dei segreti
Paolo Arigotti
Editore: Onda D'Urto Edizioni
Genere: romanzo storico
Data di pubblicazione: 12/03/2020
Trama: E’ esistita una resistenza tedesca contro il nazismo? Se si, chi furono coloro che trovarono il coraggio di opporsi, spesso a rischio della vita propria e dei familiari? Un episodio noto alle cronache storiche, oggetto di film e libri di successo, fu la sedizione interna, sfociata nell’attentato alla vita di Hitler del 20 luglio 1944, ordita da ristretti circoli oligarchici e militari, con l’obiettivo di mettere fine ad una guerra ormai irrimediabilmente perduta. Nel rimandare ad altre e ben più degne analisi storiche dell’evento, quel che preme sottolineare è che furono tante le voci, individuali e collettive, che tentarono di levarsi contro Hitler, perfino nell’ambito di un regime oppressivo ed intollerante verso qualunque forma di deviazione rispetto all’ideologia ufficiale. L’opera che vi apprestate a leggere vuole, al di là della trama, restituire degna memoria a questi eroi, troppo presto dimenticati per ragioni politiche collegate alla storia tedesca ed europea del secondo dopoguerra. I personaggi e le loro vicissitudini, frutto della fantasia dell’autore, hanno lo scopo di dare a questi uomini e donne dimenticati un nome, un volto ed una storia; ogni riferimento a persone o fatti realmente esistiti o accaduti è del tutto casuale. Non si tratta di personalità straordinarie, ma di comuni individui, a volte semplici ragazzi e ragazze (una per tutte Sophie Scholl, giustiziata nel 1943), che maturarono la consapevolezza delle ingiustizie che venivano perpetrate attorno a loro. La vicenda inizia con un incontro, o meglio un ritrovarsi, tra due vecchie amiche, a distanza di anni da una serie di tragici eventi che le videro, loro malgrado, protagoniste. Si torna così indietro nel tempo, al 1936, subito dopo i giochi olimpici di Berlino, con l’arrivo nella capitale tedesca della piccola Edda e di suo padre, un diplomatico italiano inviato in Germania in virtù dei legami di amicizia con Galeazzo Ciano; la decisione del genitore di iscrivere la figlia – orfana di madre - in un collegio privato d’elite, dove vengono accolte ed istruite ragazze appartenenti alle famiglie della “Berlino bene” di quegli anni, si rivelerà fatale. L’altera ed enigmatica direttrice del collegio, la signorina Braun, è un’indiscussa autorità al suo interno, eppure nonostante guidi un’istituzione che opera grazie alla protezione di influenti esponenti del regime, ci sono piccoli episodi che lasciano intendere alla piccola Edda - e non solo a lei- che la donna non sia una convinta nazista. Edda stringerà amicizia con alcune allieve del collegio, tra cui Greta, figlia di un importante personaggio e suo fratello Mark, del quale finirà per innamorarsi; sarà grazie a lui che conoscerà il mondo dei giovani non allineati col sistema educativo nazista. Incontreremo anche la piccola Ariel, un'altra ospite del collegio, e due bambine di origine rom, Sabine e Kristal, sfuggite all’arresto ed alla deportazione; le loro vicende si incroceranno con quelle degli altri protagonisti. Al pari della direttrice, il professor Heinlein è in apparenza un fervente sostenitore del regime, ma rivelerà un volto del tutto diverso, così come Annelise, altra allieva del collegio, imparentata alla lontana con la famiglia Goebbels. Un cenno a Quinnici, collega di lavoro del padre di Edda, che collaborerà con quest’ultimo in un rischioso doppio gioco, che si rivelerà tragico per entrambi. Completano il quadro alcuni personaggi negativi (l’ispettore Volker e la governante Severa), per lo più servitori o delatori del regime, una specie molto diffusa all’epoca che, per tornaconto o semplice meschinità, avrebbero gettatovicini o conoscenti nelle maglie dell’apparato repressivo nazista. Alla fine di tormentate ed intricate vicende, coloro che sopravvivranno a guerra e persecuzioni faranno scelte profondamente diverse, inevitabilmente influenzate dai loro trascorsi.
Buona Lettura!
N.
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