mercoledì 16 ottobre 2013

[Recensione] Chiamate Da Amsterdam - Juan Villoro

Titolo: Chiamate Da Amsterdam
Autore: Juan Villoro
Editore: Ponte Alle Grazie
Pagine: 80
Prezzo: € 10,00
Terminato di leggere il 04/09/2013
Giudizio in Stelle: ★★★

Trama
Juan e Nuria sono sposati da dieci anni e all'improvviso si apre per loro la possibilità di trasferirsi ad Amsterdam. Quando ormai tutto è pronto per la partenza, però, a sconvolgere le loro vite arriva l’improvvisa notizia della malattia del padre di lei. Nuria viene riassorbita nel vortice dell’affetto filiale e, dal canto suo, Juan non sa opporsi all'inesorabile allontanamento della moglie e si lacera con i dubbi sulle vere ragioni di questa scelta. In assenza di risposte certe, Juan si trascinerà per anni nell'ossessione per la donna amata e perduta, illudendosi che anche questa sia una forma di vita.

Recensione
Leggere questo romanzo è stato ben più facile che scriverne la recensione...un po' perchè è una di quelle letture che ti colpiscono nell'animo e un po' perchè sembra proprio che l'autore abbia già detto tutto ciò che si poteva dire in merito!

Nonostante abbia letto questo romanzo in una giornata, mi risulta davvero difficile dirvi se mi è piaciuto o meno; era la prima volta che leggevo un romanzo di Juan Villoro e dato che mi ha lasciato un po' stupita, non sarà certamente l'ultima!

Il suo stile mi ricorda moltissimo quello di Mortecai Richtler, e addirittura il suo protagonista: sia per le parole, per i comportamenti che per la storia pazzesca di per sè non fa altro che ricordarmi il caro Barney!

Una lettura scorrevole, un linguaggio semplice e una storia particolare attireranno il lettore come una calamita, l'unica cosa un po' inaspettato sarà il giudizio che quest'ultimo ne darà: lo amerete o lo odierete? Difficile dirlo!

Juan Villoro scrive davvero molto bene, ma con lui non esiste l'amore a prima ''lettura'', forse dopo aver letto qualche suo romanzo si può dire cosa si pensa obiettivamente di questo autore e del suo stile.

''Chiamate da Amsterdam'', geniale ambiguità del titolo che ripercorre nelle pagine e nella vita del protagonista; una storia di amore e di follia, di istinti umani di cercare ciò che si è perso, e di ossessioni fatte da ricordi che non si possono ignorare!

Non voglio ripetervi ciò che potrete trovare già nella sinossi che accompagna il libro e la mia recensione, ma sono sicura che questa storia vi farà riflettere e non poco! Malinconico, profondo, amaro, non saprei dire a quale categoria di lettori consiglierei questa lettura. Villoro lascia lo spazio ai lettori di immedesimarsi con il protagonista quindi forse merita una possibilità da parte di tutti voi, anche se tutto dipenderà da quanto riuscirà a coinvolgervi!

L'unica pecca forse è proprio la brevità del romanzo (che forse era meglio chiamare racconto) e la relativa minima articolazione e sviluppo delle vicende del protagonista Juan!

Che sia un racconto autobiografico?

Buona Lettura!

N.

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