giovedì 15 novembre 2018

[Recensione] "Frankenstein" di Mary Shelley

Cari Sognalettori, 
oggi vi parlo con moltissimo entusiasmo del romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley che stazionava nella mia lunghissima wish list da sempre e che finalmente sono riuscita a leggere in occasione della festa di Halloween.

Frankenstein
Mary Shelley




Editore: Bur
Prezzo: Rigido 8,00€ Ebook 2,99€
Pagine: 316
Terminato di leggere il: 02/11/2018

Trama: Capolavoro della letteratura gotica affermatosi con rara potenza nell’immaginario collettivo, dalla sua pubblicazione nel 1818 il romanzo di Mary Shelley non ha mai smesso di eccitare la fantasia di lettori e artisti di tutto il mondo. Opera fondamentale per lo sviluppo del genere horror e di quello fantascientifico, la storia del giovane Frankenstein che riesce a dar vita a una “creatura” assemblata con parti di cadaveri colpisce ancora oggi per l’attualità delle questioni affrontate, dalla sfida dell’uomo ai limiti posti dalla natura al desiderio di poter sfuggire alla morte.

Recensione

Ancora non riesco a spiegarmi perché non mi sia decisa prima di leggere questo capolavoro. Una storia che mi incuriosiva da sempre ma che allo stesso tempo credevo banale e poco interessante mi ha invece travolto come un fiume in piena. 

Ammetto di essere rimasta piacevolmente stupita dalla vera storia di Frankenstein ma soprattutto dalla potenza delle parole utilizzate dall'autrice, mi aspettavo una storia buia e cupa e invece mi sono trovata alle prese con un inno alla vita unico, considerato i tempi in cui è stata scritta la storia. 

Il linguaggio utilizzato è ricercato e riesce a riportare, con dovizia di particolari, i sentimenti del mostro creato dal giovane Victor Frankenstein. Non avrei mai pensato che sarebbe stato capace di tenermi completamente incollata alle pagine tanto da lasciarmi divorare questa storia in poche piacevoli ore. 

Ho amato moltissimo il personaggio di Victor, così geniale, con forti manie di grandezza, audace ma anche malinconico e debole. Un protagonista che mi ha lasciato ovviamente un po' di amaro in bocca ma che è stato capace di trasmettere tutta la sua angoscia e la determinazione nel raggiungere l'obiettivo che ha caratterizzato la sua esistenza: uccidere l'essere mostruoso da lui creato. 
Ammetto di essermi completamente persa nella perspicacia e capacità di persuasione del mostro: in lui ho trovato molto di più di un demone, il suo cuore e la sua anima erano buone e la sua volontà di accettazione mi ha dato modo di riflettere molto sulla cattiveria dell'intera umanità, capace oggi come all'ora di giudicare un essere solo dal suo aspetto esteriore. 

Un essere che vuole essere amato e che trovando un muro di orrore e indifferenza decide di far prevalere il suo lato più oscuro, pentendosene profondamente alla conclusione del romanzo. 
Ho riconsiderato moltissimo l'essere mostruoso che conoscendolo da alcune trasposizioni cinematografiche, immaginavo stupido, senza anima e senza cuore, un mostro in tutti i sensi senza pietà, che non conosceva gli esseri umani e soprattutto che temeva il fuoco. 

Potete immaginare il mio stupore nell'entrare a contatto con un personaggio profondo dotato di intelligenza e di sentimenti, un mostro che non è realmente un mostro ma una semplice rappresentazione della paura degli esseri umani. 
Fino a quando mi restava qualcosa da amare, ci sarebbe sempre stato un motivo per avere paura.
Ho amato molto questa storia e quanto nascosto dietro alla storia stessa: l'autrice ci offre un ritratto preciso del mondo ottocentesco, un mondo in cui gli uomini cercavano di distinguersi nei viaggi, nelle scoperte e nelle scienze, in cui c'erano ancora tanti lati sconosciuti di entrambi. 

Victor riesce a mettere in risalto la sua intelligenza e determinazione sin da giovanissimo, sebbene all'inizio questa sua ostinazione nei confronti delle scienze naturali mi ha messo un po' di ansia, nello scorrere rapido della narrazione è riuscito a avere la mia più completa ammirazione. La sua mente unica, eccelsa e avanti per i tempi di cui è figlio mi ha letteralmente conquistata così come la sua creatura. 

Lo stile della narrazione è fluido e coinvolgente, la curiosità cresce con lo scorrere delle pagine e non troverà pace nemmeno alla conclusione della lettura! Il linguaggio utilizzato è ricercato ma non per nulla di difficile comprensione. Le descrizioni dei personaggi e dei fatti narrati sono numerose e minuziose, i sentimenti e le emozioni vengono riportati nei minimi dettagli riuscendo a coinvolgere completamente il lettore che ne resterà estasiato. 

Ho apprezzato molto la struttura dell'intero romanzo: si parte con uno scambio di lettere tra Walton, in viaggio verso la scoperta del nord del mondo, e la sorella Margaret, per poi proseguire con il vero e proprio racconto della vita di Victor e delle sue sventure e concludere nuovamente con lo scambio di lettere tra i due fratelli. 
Perchè l'uomo si vanta di sensibilità superiore rispetto agli animali? Questo li rende solo degli essere con più necessità. Se i nostri impulsi fossero limitati a mangiare, bere, desiderare, saremmo quasi liberi, ma noi siamo mossi da ogni vento che soffia e da una parola casuale o da una scena che quella parola ci trasmette.
L'intero racconto è fatto in prima persona da Victor e questo vi permetterà di immergervi ancora di più a capofitto nell'intera narrazione. Vi sentirete parte integrante della storia e non vorrete più uscirne. 

Come potrete comprendere, sono rimasta più che soddisfatta da questa lettura unica, affascinata dalla ricchezza del linguaggio e dalla particolarità di questa storia. Ho amato molto il mostro creato da Frankenstein e dalla sua anima pura che mi ha dato modo di apprezzarlo ancora di più. 
Una storia da leggere assolutamente, che riuscirà ad emozionare e conquistare il popolo di lettori per ancora moltissimi secoli, riportando e conservando in sé l'anima di un tempo ormai perduto ma allo stesso tempo attuale. 
Una storia che vivrà in eterno! 

Assolutamente consigliato!
N.

Nessun commento:

Posta un commento