lunedì 27 gennaio 2020

[Recensione] "Il maestro di Auschwitz" di Otto B Kraus

Cari Sognalettori,
oggi vi parlo di questa bellissima e tristissima storia che ho avuto modo di leggere in anteprima grazie alla Newton Compton

Il maestro di Auschwitz
Otto B Fraus




Editore: Newton Compton
Prezzo: Rigido 9,90€ Ebook 5,99€
Pagine: 288
Terminato di leggere il: 19/01/2020

Trama: Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità.

Recensione

Prima di tutto dovete sapere che questo libro è basato sulla storia vera del Blocco 31, un Blocco nascosto e sconosciuto dove vivevano bambini e professori che in segreto cercavano di dare un senso alle vite di questi piccoli internati per salvare loro e anche sè stessi.
La storia del Blocco 31 è di recente scoperta, fino a questo momento non c'erano effettive testimonianze dell'esistenza di questa realtà fatta di giochi, colori e soprattutto speranze che viaggiava parallela e nascosta rispetto a ciò che erano costretti a subire gli internati. Ha rappresentato per moltissimi bambini che si trovavano ad Auschwitz quella speranza necessaria per non pensare alla fine ma solo al presente e qualche volta al futuro.
"Nel corso di questi incontri, Otto scoprì un fatto sorprendente. Confrontando il tasso di mortalità fra i prigionieri, notò che un'alta percentuale di quanti avevano lavorato con i bambini era sopravvissuta, a differenza degli altri internati"
E' una storia che si porta sulle spalle il peso del più grande genocidio dell'umanità, una storia triste che riporta, a volte anche fin troppo minuziosamente, ciò che le persone erano costrette a subire, una storia che entra nel cuore del lettore e che scava lasciando un solco profondissimo e una storia che tutti dovreste leggere non perché si tratti di un bel libro ma perché il suo contenuto possa entrare nel cuore di ciascuno ed evitare davvero che cose del genere accadano ancora. 
"Otto giunse alla conclusione che era stata la loro missione a infondere forza e resistenza agli addetti al Blocco. Avevano avuto un obiettivo che li aveva aiutati a superare il terrore della morte incombente e l'autocommiserazione per la perdita delle proprie giovani vite. Si erano dedicati ad alleviare le sofferenze dei bambini."
Ciò che troverete all'interno di questo libro è una vera e propria raccolta di testimonianze e di tratti di vita vissuta ad Auschwitz, una continua lotta contro le malattie, le epidemie, il coprifuoco, la morte. Il tutto però accompagnato da una continua voglia di vivere. Vi sembrerà impossibile credere che accanto alla morte possa esistere davvero qualcosa di bello. Ho sorriso quando ho scoperto che gli internati avevano desideri sessuali, quando li ho immaginati innamorarsi e tenersi per mano, quando nella realtà disumana in cui erano obbligati a vivere mostravano ancora quell'umanità che ci contraddistingue e che ci permette di amare anche laddove tutto sa di morte.
 Leggerete questa storia con il cuore ferito, pensando a tutti quei bambini deportati che pur rendendosi conto di quanto intorno a loro stava accadendo, cercavano di trovare qualcosa di positivo per cui andare avanti. Esemplare è il ruolo che giocano coloro che al di là del campo di prigionia occupavano ruoli legati all'insegnamento e all'arte e che vengono assegnati al Blocco 31: riescono ad insegnare ai bambini a leggere e scrivere - per quanto possibile - li fanno giocare, colorare e recitare in spettacoli tratti da libri. Creano per i bambini e per loro stessi una bolla di colori e speranza che convive continuamente con l'angoscia della morte e della sicurezza che un giorno verranno sostituiti con altri deportati. 

Angosciante, triste ma anche bellissimo ed emozionate questo libro non potrà far altro che lasciarvi senza parole e con un buco nel cuore. Divorerete questa lettura mossi da quella voglia di vedere alla fine la frase "vissero felici e contenti" pur consapevoli che quella pagina di storia è comunque macchiata da troppe vite strappate. Vi affezionerete moltissimo ad Alex Ehren e ai piccoli angeli che incontrerete durante la narrazione, non potrete far a meno di pensare a che immensa tragedia sia stato l'olocausto e a che miracolo invece sia stato questo Blocco 31.
Purtroppo non si possono correggere gli errori del passato e, a contatto con le consapevolezze di Alex, Lisa, Pavel, Fabian, e tanti altri, vi renderete conto che l'unica cosa che possiamo fare è far vivere il ricordo di tutti coloro che sono morti senza comprenderne le motivazioni e talvolta senza rendersene nemmeno conto. Non ci sono mai vincitori nè vinti, ma solo persone più forti di altre che dimenticano il valore della vita.

E' una storia alla quale dovete assolutamente dedicare un po' del vostro tempo, lasciatevi andare ai groppi in gola e alla tristezza che porteranno queste pagine, riflettete sull'importanza della vita e fate in modo che questa storia non venga mai dimenticata. E' un dovere di tutti!
Rimarrete scottati, vi farà male il cuore e lo stomaco, vi pungeranno le lacrime negli occhi ma alla conclusione di questa lettura sarete felici per tutti quei bambini che hanno avuto la possibilità di sopravvivere in questa bolla di normalità riuscendo a scoprire il miracolo della vita.

Assolutamente da leggere!
N.

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