venerdì 11 ottobre 2019

[Recensione] "Il labirinto degli spiriti" di Carlos Ruis Zafòn

Cari Sognalettori, 
oggi vi parlo con moltissimo entusiasmo del romanzo "Il Labirinto Degli Spiriti" di Carlos Ruiz Zafòn. Una storia che desideravo leggere sin dalla sua pubblicazione e alla quale finalmente sono riuscita a dedicarmi grazie alle vacanze estive!

Il labirinto degli spiriti
Carlos Ruiz Zafòn




Editore: Mondadori
Prezzo: Rigido 23,00€ Ebook 7,99€
Pagine: 819
Terminato di leggere il: 04/09/2019

Trama: Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. E in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo "L'ombra del vento", Carlos Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. "Il labirinto degli Spiriti" è un romanzo fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di, raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.

Recensione

Custodisco ricordi bellissimi dei primi incontri letterari con Zafòn: ai tempi dell'uscita dei famosi "L'ombra del vento", "Il prigioniero della nebbia", "Marina" e tutti quelli che li hanno seguiti mi ero buttata a capofitto nella loro lettura scoprendo un autore e un genere lontano da quello che conoscevo da sempre. Lo stile noir di Zafòn è stato sin dall'inizio così unico, originale e particolare da non riuscire a trovarlo in nessun altro autore e libro. 

Premesso ciò potete ben comprendere che le mie aspettative circa l'ultimo romanzo della serie fossero davvero altissime e, nonostante la mole e i cambiamenti che l'autore ha fatto negli anni, posso dire con entusiasmo che non sono state deluse. Mi sono trovata a contatto con un autore più maturo, che si è concentrato maggiormente sullo stile poliziesco e non più solo sul noir pur lasciando misteri e intrighi sparsi ovunque nella storia. 

La stessa storia è molto complessa e, iniziando nel lontano 1939, accompagna il lettore in rocambolesche situazioni ai limiti con la legalità e il mistero sino al 1992. Ritroverete Daniel Sempere e la sua libreria a Barcellona e vivrete in compagnia di Alicia Gris un'avventura poliziesca, fatta di misteri in parte da scoprire e in parte da tener sotterrati, che vi saprà tenere incollati al romanzo con il fiato sospeso e con un po' di pelle d'oca dalla prima all'ultima pagina. 

I personaggi che si alternano durante la narrazione sono tutti fondamentali per lo svolgimento della storia stessa e per la risoluzione di misteri più grandi di quanto possiate immaginare che sapranno cogliervi letteralmente impreparati - tanto che più volte sarete sul punto di confondere la verità dalla finzione. Vi affezionerete alla maggior parte di loro riuscendo a guardare ben oltre al ruolo affidatogli dall'autore e riuscendo in questo modo a creare un clima di sintonia e complicità unico. 

In particolar modo non potrete non apprezzare la protagonista della storia, Alicia Gris, una donna d'altri tempi, con una vita fatta di pistole e segreti che vi accompagnerà in questa avventura tra Madrid e Barcellona alla ricerca di un ministro che scompare nel nulla, tra morti accidentali, strane coincidenze, certificati di nascita e morte falsificati e tanto altro ancora. La sua esistenza, a tratti un po' troppo stoica per i miei gusti, mi ha tenuto compagnia per buona parte della lettura e mi ha permesso di vedere un'altra faccia della Spagna che ricorda moltissimo il rapporto e il peso che la mafia ha avuto in Italia nel novecento. Non temete, la politica è solo una piccola parte di quello che troverete in questa storia: il vero fulcro sono la famiglia e naturalmente i libri e lasciatemelo dire, i misteri legati a quest'ultimi e al cimitero dei libri dimenticati vi faranno letteralmente impazzire. 

La pagina stampata, il miracolo delle storie raccolte nei romanzi proibiti, un luogo nascosto che va oltre le aspettative di un lettore dove poter trovare tutti i libri di tutti i tempi, mi ha cullato durante la narrazione tra una fuga e un omicidio e l'immagine di questo luogo mistico a Barcellona rimarrà impressa nella mia mente per sempre. 

I colpi di scena si susseguono continuamente - quando penserete di aver risolto un mistero ce ne sarà un altro subito in agguato - e sarete talmente avvolti dalla curiosità da non riuscire a staccarvi dalla lettura. È una storia tutta da scoprire che saprà catturare anche l'attenzione del lettore più esigente. L'unica nota negativa della storia sono alcune ripetizioni qua e là che mi hanno un po' annoiato e appesantito la lettura, per fortuna si è trattato di qualche mosca bianca che non ha influenzato più di tanto la lettura e il tempo trascorso in compagnia di Alicia e della miriade di personaggi che le ruotano attorno. 

Lo stile della narrazione è fluido e coinvolgente, il linguaggio è semplice e quotidiano e sarete talmente immersi nella storia che avrete quasi la sensazione che l'autore si stia rivolgendo direttamente a voi durante la lettura, un po' come se avesse scritto la storia apposta per ogni singolo lettore. Le descrizioni sono numerose e dettagliate, la narrazione alterna dialoghi ad azioni e apparente silenzio. Il romanzo è strutturato in diverse macro parti che iniziano con "Il libro di Daniel" nel 1939 e terminano con "Il libro di Julian" nel 1992, attraverso Alicia, Isabella e le loro avventure a sangue freddo. 

Amerete completamente questo romanzo del quale non capisco perché non abbiano ancora fatto un film o una serie tv: amerete la protagonista e l'ambientazione macabra e allo stesso tempo magica dell'intera storia, oltre alla scia di omicidi che vi trascinerete pagina dopo pagina e che continuerà ad aumentare. Zafòn ancora una volta si conferma uno dei miei autori preferiti, amo il suo stile perennemente romantico e malinconico, riesco quasi a vedere il suo lato sognatore mentre parla di libri e di vendetta. Un autore da leggere e conoscere almeno una volta nella vita. 

Se avete voglia di vivere un'avventura oscura, avvolta da misteri e misticismo in una Barcellona che fa sognare ma che fa anche venire i brividi in compagnia di una donna unica che assomiglia più ad un vampiro che ad un essere umano questa è la storia che fa per voi. Non vi garantisco notti insonni ma le emozioni che proverete sapranno soddisfarvi! Una storia da leggere tutta d'un fiato! 

Assolutamente da leggere!
N.

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