mercoledì 30 maggio 2018

[BlogTour] "Iron Flowers" di Tracy Banghart: Le donne più coraggiose della storia

Cari Sognalettori, 
in occasione della pubblicazione dell'attesissimo romanzo "Iron Flowers" di Tracy Banghart, io e alcune colleghe blogger abbiamo ideato questo delizioso BlogTour per farvi immergere completamente nella trama del libro e per raccontarvi anche qualcosa di più!

Di seguito vi riporto l'elenco delle tappe che saranno trattate dai vari blog! Non potete assolutamente perdere nemmeno uno degli appuntamenti del BlogTour e non dimenticate di lasciare sempre traccia del vostro passaggio. A voi porterà via qualche minuto ma per noi varrà moltissimo *-*

Passiamo ora alla mia tappa. 
Premetto che sono, da sempre, una femminista convinta, e che questo romanzo ha come base una buona parte di ribellione femminile in un paese in cui alle donne è vietato anche solo imparare a leggere e a scrivere. Ho seguito con attenzione le avventure di Serina e Nomi, le due sorelle protagoniste di questa storia, e ho ritrovato diversi richiami alle lotte delle donne nel corso dei secoli per ottenere diritti e rispetto. 
Potrete ben capire la mia scelta di parlarvi delle donne più coraggiose della storia.
Chi di più di altre, chi meno, tutte le donne hanno lottato per raggiungere lo status di "libertà" in cui viviamo oggi e mi sembra opportuno raccontarvi di alcune di loro!
Siete pronti?!?

Marie Curie
La primissima donna che voglio citare è proprio Marie Curie. Una donna che, nata a Varsavia il 7 novembre 1867, scavalcò molti uomini e lottò per la conoscenza. Ricevette due Premi Nobel, uno per la Fisica nel 1903 e uno per la Chimica nel 1911. Divenne la prima docente donna dell'Università Sorbona di Parigi, con una cattedra in fisica generale. Prima donna, insieme al marito, che scopre l'esistenza di due elementi: il radio e il polonio. Non solo: inventa la parola «radioattività» per descrivere l'emissione di radiazioni da parte della materia, tanto che l’unità di misura che rileva la radioattività degli elementi porta il suo nome (il curie, appunto)!

Riuscite anche solo a immaginare alla fatica che avrà fatto questa donna ad ottenere tutto ciò? Per fortuna non si è fatta scoraggiare dall'epoca e dal paese in cui è nata e ha lottato con tutte le sue forze per dare qualcosa alla società e per essere riconosciuta.
Simone de Beauvoir
Un'altra donna che ha lasciato il segno è Simone de Beauvoir. Nata a Parigi il 9 gennaio 1908, è stata è stata una scrittrice, saggista, filosofa, insegnante e femminista francese
Donna e filosofa dalle incredibili capacità intellettive, autrice del libro più tradotto della storia, “Il secondo sesso”, è l'icona più rappresentativa del nuovo femminismo, il quale cominciò a svilupparsi durante la metà del secolo XX. Contribuì alla spinta alla concessione dei diritti sociali e femminili alle donne, sfidò il suo ambiente familiare conservatore e bigotto per divenire il prima possibile indipendente a livello economico ed entrare nel mondo parigino bohemien e artistico dell'epoca. Aveva un compagno, ma non si sposò; ebbe una relazione intellettuale ed amorosa con Sartre, visse e viaggiò a suo piacimento, ma senza mai mettere da parte la sua importante attività da intellettuale, che ancora oggi rimane una delle più significative della storia.

Una donna che non si è mai fermata, nemmeno di fronte alla mentalità chiusa della società in cui viveva. La sua forza trasmette il messaggio più importante di sempre, quello di non abbassare la testa e continuare a fare quello in cui si crede!

"Non ho mai nutrito l'illusione di trasformare la condizione femminile, essa dipende dall'avvenire del lavoro nel mondo e non cambierà seriamente che a prezzo di uno sconvolgimento della produzione. Per questo ho evitato di chiudermi nel cosiddetto femminismo"
Sibilla Aleramo
Torniamo un attimo in patria. Sibilla Aleramo, all'anagrafe Rina Faccio, è una vera leggenda del femminismo italiano. Prima di quattro figli, Rina nasce ad Alessandria, il 14 Agosto del 1876, dal professore di scienze Ambrogio Faccio e da Ernesta, una casalinga.
Sin da ragazza si dimostrò diversa dalle sue coetanee, dopo aver abbandonato la scuola a 12 anni, iniziò a lavorare come bibliotecaria nella fabbrica paterna. Era una ragazza "sui generis": non sapeva cucire, ricamare, si interessava solo del suo lavoro. 
Riuscite a immaginare quanto potessero pesare le sue scelte? Ma non finisce qui, diciamo che questo era solo l'inizio.
E' una delle donne più coraggiose nella storia italiana: decise di abbandonare un marito provinciale violento che le avevano fatto sposare a forza e il figlio da lui avuto, per concentrarsi sulla sua carriera e sui diritti delle donne.

“Amare e sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?” 
Maria Montessori
Ecco un'altra donna italiana che ha dato il suo contributo e che ancora oggi viene ricordata moltissimo. Si tratta di Maria Montessori, nata il 31 agosto 1870 a Chiaravalle (An) da una famiglia medio borghese. Trascorre l'infanzia e la giovinezza a Roma dove decide d'intraprendere studi scientifici per diventare ingegnere, un tipo di carriera che a quel tempo era decisamente preclusa alle donne. I suoi genitori l'avrebbero voluta casalinga, come la maggior parte delle donne della sua generazione. Per rendersi ben conto quale sforzo dovette costarle questo tipo di scelta e quali sacrifici dovette intraprendere, basti dire che, nel 1896, diventò la prima dottoressa d'Italia.
I primi passi della sua straordinaria carriera, che la porteranno a diventare un vero e proprio simbolo e un'icona del filantropismo, la vedono alle prese con i bambini disabili, di cui si prende amorevolmente cura e a cui rimarrà affezionata per il resto della sua vita, dedicandovi tutti i propri sforzi professionali.

Una donna semplicemente eccezionale, che ha sfidato il mondo e la società bigotta in cui viveva e che è riuscita a raggiungere gli insormontabili obiettivi che si era prefissata. Una donna così vale più di mille uomini.

"Se si è imparato ad imparare allora si è fatti per imparare."
Valentina Vladimirovna Tereškova
Valentina Vladimirovna Tereškova, nata a Bol'šoe Maslennikovo, il 6 marzo 1937, è una ex cosmonauta e politica sovietica, prima donna nello spazio nel 1963.
Animata da una grande passione per il paracadutismo, la russa Valentina Tereshkova, guadagna a soli 26 anni un posto d’onore nella storia, è lei che viene scelta, grazie alle sue abilità col paracadute, per essere la prima donna a viaggiare nello spazio, sulle orme del "collega", Jurij Gagarin, primo uomo a guardare il pianeta Terra dalle stelle nel 1961. Partita il 16 giugno 1963 a bordo della navicella Vostok-6, rimase in orbita tre giorni, facendo 49 volte il giro della Terra per poi atterrare appesa al suo paracadute nelle vicinanze di Novosibirsk. Un viaggio che l'Urss di Krusciov celebrò come un grande trionfo.  Accolta con tutti gli onori ed'eletta simbolo della moderna Unione Sovietica, venne portata in trionfo e arruolata ad honorem nell'aviazione militare, diventò membro del Soviet supremo e delegata all'ONU.

Uno spirito intraprendente, il sogno di guardare la Terra dallo spazio e la volontà di superare i limiti imposti dalla società.
 
Concludo con loro, sono donne normali, donne come noi, che hanno deciso di puntare i piedi e lottare per la parità di diritti e salario con i colleghi uomini.
Lavorano nella fabbrica Ford di Dagenham, in Inghilterra. Sono un pugno di donne, tra cui Rose Boland, Sheila Douglas, Violet Dawson, e cuciono la tappezzeria delle macchine.
Si chiedono perché gli uomini prendano una paga più alta.
Il 7 giugno del ’68 iniziano uno sciopero di 3 settimane che porta al blocco della fabbrica. Le odiano tutti (dirigenti, sindacati, colleghi) tranne un'altra donna: Barbara Castle, Segretario di stato, che trasforma lo sciopero nell'Equal Pay Act, una legge per la parità fra uomini e donne sul lavoro.

«Non credevamo di essere così forti» diranno le operaie.

Potrei andare avanti all'infinito a parlare di tutte quelle donne, famose o meno, che hanno avuto un peso reale e concreto nel cambiare la società in cui vivevano e nel creare quella attuale. Donne intrepide che hanno messo in gioco tutta la loro vita per cambiare qualcosa, grande o piccola che sia.
Se oggi siamo dove siamo è grazie soprattutto a coloro che hanno voluto lottare e che non si sono lasciate intimidire.

  Spero di essere riuscita ad incuriosirvi con questo post!
Vi riporto di seguito i nomi e i link diretti dei blog che partecipano al BlogTour.

Non perdete le tappe delle altre blogger che saranno pubblicate nei prossimi giorni!!!

Buona Lettura!
N.

Nessun commento:

Posta un commento